Dal 30 luglio 2025 il settore dell’autotrasporto e della logistica può beneficiare di una novità fiscale rilevante: l’introduzione del reverse charge IVA opzionale, previsto dall’articolo 1, commi 59 e 60 della Legge 207/2024.
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 309107/2025, ha reso disponibili modello e istruzioni ufficiali per aderire, scaricabili gratuitamente dal portale istituzionale.
Cos’è il reverse charge e perché interessa il trasporto
Il reverse charge (inversione contabile) sposta l’obbligo del versamento IVA dal fornitore al committente. In concreto, l’impresa che commissiona un trasporto o un servizio logistico paga l’imposta allo Stato in nome e per conto del prestatore, che resta comunque corresponsabile.
Si tratta di un meccanismo pensato per contrastare frodi ed evasione IVA, molto frequenti nelle filiere con più passaggi contrattuali, tipiche della logistica. Oltre alla maggiore trasparenza, il sistema riduce la necessità per gli operatori di anticipare liquidità per il versamento dell’IVA, con un beneficio diretto per chi eroga i servizi.
Vantaggi per le imprese
Adottare il reverse charge comporta diversi punti di forza:
- Sicurezza fiscale: riduzione dei rischi di frode e maggiore tutela nei contratti di appalto e subappalto.
- Semplificazione gestionale: procedure più lineari lungo la catena logistica.
- Vantaggi di liquidità: i fornitori non devono più anticipare l’IVA sulle fatture emesse.
È bene però ricordare che l’opzione ha una durata triennale vincolante e ogni contratto richiede una comunicazione autonoma.
Come aderire
Le imprese interessate devono:
- Scaricare modello e istruzioni dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
- Compilare la comunicazione tramite il software gratuito.
- Trasmettere il modello telematicamente, direttamente o tramite un intermediario abilitato.
- Conservare la ricevuta telematica di avvenuta acquisizione.
- Versare l’IVA tramite modello F24 con il codice tributo 6045.
Sia committente che prestatore possono verificare le comunicazioni inviate tramite il proprio Cassetto fiscale.
Reverse charge anche sui carburanti
Se desideri utilizzare i vantaggi del Reverse Charge anche per il pagamento del carburante, grazie a soluzioni integrate, è possibile applicarlo anche ai rifornimenti. Una possibilità che amplia i benefici del sistema, con ricadute positive sia in termini fiscali sia di gestione amministrativa.
Fonte:Truck24