Polizza catastrofale obbligatoria, stop agli incentivi per chi non si assicura.

Dal 18 giugno 2025 la polizza catastrofale è diventata obbligatoria per tutte le imprese (tranne quelle agricole) e strettamente collegata all’accesso agli incentivi pubblici. Senza copertura, infatti, non sarà più possibile entrare in graduatoria per contratti di sviluppo, fondi per start-up e venture capital, agevolazioni all’economia sociale, sostegni all’occupazione o incentivi per l’energia rinnovabile.

Il percorso normativo è stato rapido: la legge di Bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo, i decreti del MEF hanno fissato modalità e tempi, e il D.L. 39/2025 ha stabilito proroghe differenziate—entro marzo 2025 per le grandi imprese, ottobre 2025 per le medie e dicembre 2025 per micro e piccole. L’ultimo decreto MIMIT non aggiunge nuovi requisiti ma rafforza i controlli: la verifica della polizza avverrà prima dell’ammissione o al closing del contratto e, in mancanza, l’azienda sarà automaticamente esclusa da fondi, contributi e garanzie.

Gli effetti sono significativi: molte imprese rischiano di vedere saltare business plan costruiti sugli incentivi, mentre investitori e fondi, anche per criteri ESG, hanno già iniziato a richiedere la polizza come condizione per entrare nel capitale. Il costo medio del premio oscilla tra lo 0,5 ‰ e l’1,2 ‰ del capitale assicurato, ma può essere in parte compensato da deduzioni fiscali e crediti d’imposta.

Sul piano pratico le aziende devono mappare i beni soggetti all’obbligo (immobili, impianti, macchinari), verificare eventuali sovrapposizioni con altre coperture, valutare soluzioni parametriche per indennizzi più rapidi e archiviare digitalmente i certificati assicurativi, che saranno il primo documento richiesto nei controlli.

Dal 2026 la polizza catastrofale diventerà non solo un obbligo normativo, ma anche un nuovo indicatore di solidità aziendale: banche, fondi e committenti della supply chain ne verificheranno la presenza prima di concedere credito o assegnare commesse. Chi si adeguerà per tempo potrà trasformare un vincolo in un vantaggio competitivo, presentandosi sul mercato come impresa resiliente e attenta alla gestione dei rischi climatici e geologici.

 

Fonte:Truck24

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